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La peste di Milano del 1630



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Edizione integrale a cura di Cesare repossi traduzione dal latino di Stefano corsi contributi di: Paolo Mazzarello e Angelo stella, pubblicato in collaborazione con il centro Nazionale studi manzoniani riproporre la prima traduzione italiana integrale del de peste di Giuseppe ripamonti, che affiancare il testo latino maledizione del Centro manzoniano del 2009, risponde a un obbligo civile, perché invita e aiuta a riflettere sulle «occorrenze», per evocare uno stimolante vocabolo dello «scrittore degli scrittori», che uniscono la storia della Lombardia spagnola al comune lungo presente pandemico. Ripamonti, istoriografo di Stato, affidava al suo «bel latino», lingua imperitura della classicità, il racconto di fatti di cui era stato testimone, documentandoli anche su appunti di un esemplare cardinale Borromeo, su gli edicta dei governatori («gride» necessarie nel secolo XVI quanto i dpcm nel XXI), sui pareri dei medici, sulle voci e le urla del popolo-plebe, con severa analisi degli errori, tormentata escussione dei dubbi, in una desolata rivisitazione della decadenza civile e della disperazione degli umili. Leggendo la peste di Milano del 1630 si riascoltano i «fischj» e gli insulti di chi negava la peste, si rimuove lo sguardo dai cadaveri, si soffre una decadenza civile, che si trasformerebbe in catastrofe morale, se non fosse ricomposta da atti di solidarietà e di coraggioso quanto silenzioso eroismo.

Editore ‏ : ‎ Luni Editrice (8 luglio 2021)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 432 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8879847570
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8879847575
Peso articolo ‏ : ‎ 650 g

28,00 €


Edizione integrale a cura di Cesare repossi traduzione dal latino di Stefano corsi contributi di: Paolo Mazzarello e Angelo stella, pubblicato in collaborazione con il centro Nazionale studi manzoniani riproporre la prima traduzione italiana integrale del de peste di Giuseppe ripamonti, che affiancare il testo latino maledizione del Centro manzoniano del 2009, risponde a un obbligo civile, perché invita e aiuta a riflettere sulle «occorrenze», per evocare uno stimolante vocabolo dello «scrittore degli scrittori», che uniscono la storia della Lombardia spagnola al comune lungo presente pandemico. Ripamonti, istoriografo di Stato, affidava al suo «bel latino», lingua imperitura della classicità, il racconto di fatti di cui era stato testimone, documentandoli anche su appunti di un esemplare cardinale Borromeo, su gli edicta dei governatori («gride» necessarie nel secolo XVI quanto i dpcm nel XXI), sui pareri dei medici, sulle voci e le urla del popolo-plebe, con severa analisi degli errori, tormentata escussione dei dubbi, in una desolata rivisitazione della decadenza civile e della disperazione degli umili. Leggendo la peste di Milano del 1630 si riascoltano i «fischj» e gli insulti di chi negava la peste, si rimuove lo sguardo dai cadaveri, si soffre una decadenza civile, che si trasformerebbe in catastrofe morale, se non fosse ricomposta da atti di solidarietà e di coraggioso quanto silenzioso eroismo.

Editore ‏ : ‎ Luni Editrice (8 luglio 2021)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 432 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8879847570
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8879847575
Peso articolo ‏ : ‎ 650 g

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